Tivoli e Roma, un’ostilità che ha radici lontane
La rivalità tra Tivoli e Roma è talmente radicata e forte che potrebbe essere nata addirittura prima della fondazione di Roma stessa. Strano, direte a ragione, ma secondo questa leggenda è proprio così. Andiamo a vedere perché.
Pochi anni dopo la nascita della città di Tivoli, sbarcò sulle coste laziali Enea di Troia, semidio figlio di Anchise e della dea Afrodite.
Il troiano trovò ospitalità presso il re dei Latini, Latino.
Una promessa infranta
Il re laziale era ben consapevole dell’arrivo di questi stranieri. Glielo aveva predetto suo padre Fauno, dio della campagna. Per parlare con lui, Latino dovette andare nei boschi dove ora risiede Tivoli, più precisamente dove oggi sorge Villa Gregoriana. In quell’ambiente, circondato dal bosco tiburtino, Fauno confidò a Latino dell’imminente arrivo degli stranieri. Gli confidò anche che uno di quelli avrebbe sposato una delle sue figlie.
Sarà proprio Enea a sposare Lavinia, figlia di Latino, che però era già stata promessa in sposa a Turno, re dei Rutuli.
Tivoli alleata contro Enea
Ovviamente a Turno non stette bene la rottura della promessa di matrimonio e dichiarò guerra ad Enea ed al suo popolo. Sapendo di essere più debole in battaglia, chiamò come alleati anche alcune delle città vicine, tra cui la Tivoli dei figli di Catillo di Arcadia.
Tivoli e Roma, rivali per sempre
Nonostante il coraggio e la forza dei tiburtini in battaglia, Turno e i suoi alleati ne uscirono sconfitti. Fu per questa battaglia che Virglio diede a Tibur l’epiteto di “Superbum” Questa sconfitta rimase nei geni dei tiburtini in modo indelebile. Da allora in poi, infatti, i tiburtini avrebbero nutrito verso i cittadini latini (prima) e romani (poi) una forte e orgogliosa ostilità. Qui nacque la rivalità tra Tivoli e Roma.
Rivalità che negli anni non è scemata, ma aumentata. Roma più volte cercò di assediare Tivoli, che invece cercò sempre di mantenere la sua autonomia da Roma.