Il motto ufficiale della città di Tivoli è Tibur Superbum. Agli stessi tiburtini piace chiamare la loro città così. Ma da dove nasce questo detto? Qual è la sua origine?
Per scoprirlo, dobbiamo partire da un momento storico in cui Roma e Tivoli erano alleate.
Dissidi tra Roma e Tibur
Strano a dirsi, vista la grande rivalità tra le due città, ma ci fu un periodo in cui Tivoli e Roma erano alleate. Ovviamente non mancarono i dissidi, neanche in questo periodo di “pace”.
L’esercito romano spesso transitava nei campi della zona tiburtina, soprattutto quando Roma fu in guerra con la città di Tuscolo, città ormai scomparsa. Il passaggio delle truppe di fatto distruggeva i campi coltivati.
Inoltre, il Senato Romano, a quanto pare, non esitava a negare permessi e lavori ai tiburtini. Questi, dal canto loro, non persero invece occasione di rinfacciare ai romani i favori che gli avevano fatto. Fu in quest’occasione che i romani chiamarono i tiburtini “superbi”.
Invece di rimanere offesi da questo appellativo, i tiburtini ne fecero motivo di vanto.
Ma l’appellativo “Tibur Superbum” presente anche sullo stemma ufficiale della città non ha nulla a che fare con questa storia, che però rappresenta bene la storica rivalità tra Tivoli e Roma.
Da cosa deriva l’appellativo Tibur Superbum?
Tibur Superbum deriva dall’epiteto che il poeta latino Virgilio dà a Tivoli nel VII libro dell’Eneide. Nello specifico, il poeta chiama “Superbum” la città di Tibur quando racconta della lotta tra il re Turno, con il quale Tivoli era alleata, ed Enea.
Una lotta che Tivoli perse, ma nel quale si distinse per coraggio e capacità di combattere.
Nel caso del Tibur Superbum di Virgilio, quindi, Tivoli significa “che s’innalza sopra gli altri”, perciò splendida, magnifica e illustre.
Cinque grosse città con mille incudi
Virglio, Eneide libro VII
A fabbricare, a risarcir si danno
D’ogni sorte armi. La possente Atina,
Ardèa l’antica, Tivoli la superba,
E Crustumerio, e la torrita Antenna.