Oggi 26 maggio 2021 è il 77esimo anniversario dei bombardamenti aerei su Tivoli. Qui in questo articolo proviamo a raccontare quella triste giornata.
Tivoli sotto occupazione tedesca
Era la primavera del 1944. Tivoli era sotto occupazione tedesca. I tiburtini non vedevano l’ora di tornare ad essere liberi, per cui riposero molta fiducia sulle truppe alleate che, secondo le notizie, sarebbero arrivate a breve per liberare la città di Tivoli.
La mattina del 26 maggio i tiburtini videro apparire, poco prima delle 10, delle figure nere nel cielo, che erano dirette verso di loro.
Il destino della città, e anche la sua conformazione urbanistica, stava per cambiare per sempre.
L’arrivo degli aerei alleati
Le figure nere che volavano verso Tivoli erano gli aerei delle truppe alleate, quadrimotori B-24, pronti a sganciare decine di bombe sulla città. C’erano già stati dei piccoli raid, ma non avevano mai fatto vittime e i danni agli edifici furono veramente molto bassi. Ma questa volta era diverso. Questi B-24 avevano già dimostrato tutta la loro potenza nel bombardamento del quartiere San Lorenzo di Roma.
L’inizio dei bombardamenti su Tivoli
Il primo squadrone sganciò le sue bombe su Tivoli alle 9.50 del 26 maggio 1944. Il secondo, appena dopo 15/30 minuti, colpì anche i soccorritori che erano accorsi per portare aiuto alle vittime del primo bombardamento.
Le azioni militari del 26 maggio 1944 provocarono la morte di 450 persone. Fu colpito quasi il 40% degli edifici civili, compreso il Convitto Nazionale “Amedeo di Savoia”. Qui forse avvenne una delle storie più tristi di quella giornata.
I bombardamenti sul Convitto Nazionale
Durante l’occupazione, infatti, il Convitto era stato adibito ad ospedale militare.
Non solo. Nel Convitto avveniva anche la distribuzione giornaliera di cibo. Tutte le mattine infatti molti bambini si mettevano in fila con la loro tessera punti. Questa tessera permetteva loro di avere la loro razione di cibo. Anche quella mattina erano lì, purtroppo inconsapevoli di ciò che stava per avvenire.
Una delle prime bombe lanciate colpì in pieno il Convitto Nazionale, provocando una strage.
Feriti, personale medico, bambini, civili.
Le conseguenze dei bombardamenti
Su una popolazione di circa 20.000 tiburtini, coloro che persero la vita quel giorno furono 450. Il 2,25% in un solo giorno!
Una delle pagine più tristi della storia tiburtina.